Sex Robots tra dilemmi etici e IA

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Troppo spesso la nostra società si ritrova a rincorrere determinate tendenze e arriva troppo tardi a delimitarne i confini e darne il giusto inquadramento giuridico ed etico.

Per questo noi di Privacy Network abbiamo voluto guardare un po’ più avanti e approfondire un aspetto dell’Intelligenza Artificiale che – un po’ per tabù, un po’ perché non se ne coglie davvero l’importanza – viene relegato quasi ai margini delle discussioni: il suo utilizzo nella sfera sessuale.

È nata così l’occasione di poterne parlare in un dibattito aperto al pubblico, insieme a due esperti che hanno studiato o studiano da punti diversi i Sex Robots: Maurizio Balistreri, professore e ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione all’Università di Torino, autore del saggio “Sex Robot – L’amore al tempo delle macchine”; e Ayzad, giornalista, scrittore, nonché coach ed esperto in sessualità alternative, riconosciuto a livello internazionale.

Sex Robots: lo stato dell’arte

La letteratura e il mondo cinematografico e televisivo sono pieni di storie legate a robot o androidi coinvolti in relazioni sentimentali o sessuali. Basti pensare ai romanzi  “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick (da cui è stato tratto il film “Blade Runner”) e “Machines like me” di Ian McEwan; “Her” di Spike Jonez; “Io e Caterina” con Alberto Sordi; “AI -Artificial Intelligence” di Spielberg; ”Be right back”, episodio di “Black mirror”, e “Westworld”.

Ma la realtà qual è? Esistono questi Sex Robots?

È con questo interrogativo che inizia il nostro dibattito online e subito arriva la prima delusione (o la prima nota di conforto, a seconda dei punti di vista). Robot sessuali così evoluti non esistono ancora, ci dice Ayzad. 

Al momento quello che abbiamo sono al massimo delle bambole in silicone realistiche, che comunque introducono problemi etici. Ad esempio, è giusto a una persona che ha un disturbo di pedofilia dare la possibilità di fare sesso con una bambola che riproduce un minorenne? Disinnesca il problema o lo amplifica?

Sono temi delicati che devono porci davanti a delle problematiche che vanno quindi discusse sin da ora per non essere colti alla sprovvista.

Un’altra riflessione centrale è sulla nostra interazione con queste macchine. Le nostre fantasie dicono qualcosa sulle persone che siamo? […] Alcune versioni di Sex Robot sono per esempio programmate per rifiutare il rapporto sessuale e permettere all’utente di vivere e sperimentare l’esperienza della violenza su questo oggetto che rappresenta un individuo” – Maurizio Balistreri

Guarda dal nostro canale YouTube il dibattito “SEX ROBOTS: TRA DILEMMI ETICI E AI” e facci sapere nei commenti cosa ne pensi!

Autrice: Ana Maria Fella, Membro Executive Privacy Network